giovedì 3 novembre 2016

STEP. 12 In cucina


Albicocca di nome e di fatto.
L'omonimo colore prende proprio il nome da questo frutto giallo-rosaceo.

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Le albicocche in cucina 
Per chi ama le albicocche, non c’è rischio di annoiarsi. 
Grazie ai vari trattamenti a cui sono sottoposte, possono essere consumate per tutto l’anno. 
La particolare dolcezza di questo frutto ne fa un dessert perfetto, soprattutto considerando che l’albicocca non contiene un’eccessiva quantità di zuccheri e l’apporto calorico è contenuto. Per chi è amante degli accostamenti particolari come carne e frutta, l’albicocca può accompagnare carni bianche; del resto questo frutto è tra quelli utilizzati per realizzare la mostarda di Cremona.  
Per chi preferisce accostamenti più classici, l’albicocca è un ingrediente ideale per torte, crostate e dolci di ogni tipo, che sia fresca, in marmellata, sciroppata o in gelatina; si sposa a perfezione con il cioccolato, come nel caso della già menzionata Sacher; ma anche con gli amaretti, i formaggi, lo yogurt e con molti altri ingredienti. Anche una semplice albicocca, degustata in purezza, senza aver subito nessun trattamento e senza necessità di essere accompagnata o di accompagnare nulla, è uno dei doni più piacevoli dell’estate.
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Proprietà salutari 
L’albicocca è un frutto ricco di vitamine, soprattutto carotenoidi, vitamina A e C. L’alta presenza di minerali come potassio, fosforo, sodio, ferro e calcio ne fa un valido supporto in casi di anemia, spossatezza, convalescenza; soprattutto il potassio aiuta nell’attività fisica, durante i mesi estivi. 
L’albicocca può essere lassativa a causa del sorbitolo; è comunque ricca di acqua e fibre, quindi è un aiuto per la regolarità intestinale. Occorre ricordare che le vitamine A e C hanno, una funzione antiossidante, quindi contrastano l’azione dei radicali liberi e proteggono l’organismo. 
Le albicocche cotte e sciroppate, candite, disidratate, trattate in altri modi, ovviamente perdono molti dei loro principi salutari, poiché la cottura danneggia soprattutto la vitamina C; le altre sostanze risulteranno in alcuni casi più concentrate, come per le albicocche disidratate; ma attenzione alla quantità di zuccheri, che ovviamente aumenta con alcuni trattamenti, come per le albicocche sciroppate. 

I semi contengono tracce di acido cianidrico, quindi sono potenzialmente tossici, per quanto la medicina tradizionale orientale ne riconosca anche dei principi benefici. 

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